Viaggiando in una comoda auto
su una strada bagnata di pioggia,
vedemmo un uomo tutto stracciato sul far della notte
che ci faceva cenno di prenderlo con noi , con un
profondo inchino.
Avevamo un tetto, avevamo un posto e gli passammo
davanti
e udimmo me che dicevo con voce stizzosa: no,
non possiamo prendere su nessuno.
Eravamo proseguiti un bel pezzo,
forse una giornata di
cammino,
quando d’ improvviso mi spaventai della mia voce,
del mio contegno e di tutto
questo mondo.
Bertold Brecht
che colpo al cuore…
l’ho fatta questa strada, quanto ricordi…
una sensazione spaventosa ..
quella di non sapere all’improvviso chi abita chi..
SmilePie, sono sicura che quei ricordi sono belli. Perciò sono contenta di averla postata
Un abbraccio
Capuea, sì. Una sensazione spaventosa ma utile come “correttore” di rispetto e Amore
Un abbraccio