Prima di andare a dormire ho voglia di dire che la penso come Kalhil Gibran.
E un maestro disse: Parlaci dell’Insegnamento.
E lui disse:
Nessuno può insegnarvi nulla se non ciò che già sonnecchia nell’albeggiare della vostra conoscenza.
Il maestro che cammina all’ombra del tempio tra i discepoli non elargisce la sua sapienza, ma piuttosto la sua fede e il suo amore.
E se davvero è saggio, non vi invita ad entrare nella dimora del suo sapere, ma vi guida alla soglia della vostra mente.
L’astronomo può dirvi ciò che sa degli spazi, ma non può darvi la sua conoscenza.
Il musico può cantarvi la melodia che è nell’aria, ma non può darvi l’orecchio che fissa il ritmo, né l’eco che rimanda il suono.
E colui che è esperto nella scienza dei numeri può descrivervi il mondo del peso e della misura, ma oltre non può condurvi.
Poiché la visione di un uomo non presta le proprie ali a un altro uomo.
E così come ognuno è solo nella conoscenza di Dio, ugualmente deve in solitudine conoscere Dio e comprendere la terra.
Ed ho voglia di dirlo perchè, navigando nel web, ho sentito la mancanza di qualcuno che mi accogliesse nel suo spazio dicendomi qualcosa del tipo:
“Ciao! Mi chiamo Pongo, abito a Mondo e mi piace tanto la pastasciutta. E a TE TI piace?”
Non so se qualcuno ha capito cosa intendo dire. Ma non importa.
A ME MI manca lo stesso, come le volte in cui mi sono mancata anch’io.
Vabbé. Pare mi sia passata!
è del tutto naturale, dopotutto, siamo in questo spazio perchè qualcosa ci manca…
1B*
Rugge, tu dici?
Un abbraccio :o*