In effetti, la creatività non può accadere se non entri in contatto con lo spazio del non sapere, che è un mistero, un vuoto, come un annegare nell’essenza del qui ed ora. “Non sapere” ha molte possibilità e potenziale. E’ più profondo della conoscenza presa a prestito, si collega di più alla meditazione, al mistero e alla creatività, e fa parte di un viaggio che si sviluppa e in cui non sempre sai quale sarà il prossimo passo.