Due cose

Due sono le cose che non porto mai con me: l’ombrello e l’orologio.
Il primo perché amo la pioggia, il secondo perché il tempo lo lascio scegliere al mio corpo.
Così sono cresciuta con due certezze:

1 - che quando la pioggia forte ti sorprende, non serve a niente correre per cercare riparo perché tanto – che tu debba fare tre o dieci metri per raggiungerlo -  t’inzuppi, comunque, nello stesso modo;
2 - che se fai le cose senza guardare le lancette dei minuti, il corpo sa guidarti al nutrimento e alle scadenze con una precisione disarmante.

Il mondo ci ha provato a dissuadermi o a farmi fretta e molte le volte in cui ho dovuto adattarmi al mondo.
Ma io e codesta abitudine non siamo nate per condividere la stessa vita.

Ma di chi sei figlia, tu?” – mi chiedevano mamma e papà quando ero bambina.
Mi é diventato ormai chiaro il perché della domanda!
La risposta… la sapevo già in quel tempo.

2 Comments

  1. due cose, la prima che fior di scienziati hanno fatto calcoli complicatissimi per capire se quando piove è meglio stare fermi e prendere tutta l’acqua che cade nel punto oppure è meglio correre prendendo tutta l’acqua del tragitto. Giusto per capire quale strategia ti fa bagnare meno. E i risultati sono contrastanti.

    la seconda, credo che hai capito molto della Vita. Ho capito tempo fa di come la Vita chiede strada libera dai nostri pensieri e ragionamenti, sa dove portarci e il nostro punto di equilibrio. Spesso la intralciamo noi, ma invece occorre affidarsi con la consapevolezza di essere sè stessi.

    un abbraccio di buona giornata.

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