Se la notte non avessimo abitato piedi svelti di bambino, a giocar sui tetti di pietra bianca, o mani longilinee adornate a festa, adagiate con garbo su un grembo dai colori di vestiti sgargianti, o in altri mille corpi dal linguaggio e dai lineamenti diversi,
chissà quanti!
Se non avessimo visto né sentito che non è il gusto, né l’odore, né la speranza né l’attesa e la paura, a cambiare o cancellare il Viaggio,
senzafine! senzafine!
ci guarderemmo con occhi incerti, senza cercare mai di adagiarci in questo corpo, come l’acqua si distende nelle forme che colma, per sentirci abitare di un “qualcosa” che un giorno – forse – torneremo a ricordare nei sogni delle notti future, sconosciute come l’idea che abbiamo di noi.
Come l’idea che non è, poiché non ne abbiamo memoria.
Entusiasmante è la Vita
di ogni minuscola cosa.